Rally della Lanterna 1988: durante il secondo passaggio sul Passo del Bocco veniamo sorpresi dal diluvio e arranchiamo faticosamente nella notte con la piccola A112 mentre le gomme slick la portano in giro per la strada a piacimento. Nel caso avessi qualche dubbio in proposito, la mia prima esperienza rallystica fu sufficiente a convincermi dell’importanza delle previsioni meteorologiche nelle corse automobilistiche.

Non fu certo per quel motivo che molti anni dopo, nel 1997, entrai a lavorare al Centro Meteo-Idrologico della Regione Liguria (fu invece per una serie di coincidenze) ma ovviamente pensai subito che le cose che avrei imparato sarebbero potute tornarmi utili nei rally, che nel frattempo erano entrati pesantemente a far parte della mia vita. 

La notizia di questa mia insolita professione ha spesso solleticato la curiosità di amici e conoscenti che si informavano sul tempo previsto per le loro gare (oltre che per scampagnate, matrimoni, vacanze al mare, ecc.). Devo ammettere che il rallysta è forse il peggior cliente che possa capitare a un meteorologo… Infatti il rallysta vuole “solo” sapere se pioverà nel tale posto alla tale ora dove il “tale posto” è generalmente una stradina di montagna infilata in qualche vallata dimenticata e la “tale ora” è quella del suo passaggio in gara su detta stradina… Non è necessario essere degli scienziati per cominciare a intuire che potrebbe non essere così facile accontentarlo!

 

Le previsioni del tempo vengono realizzate con dei modelli matematici che girano su supercalcolatori, infatti i moti dell’atmosfera obbediscono a una serie di leggi fisiche ben precise. A livello teorico quindi è possibile formulare una previsione esatta: basta dare in pasto al sistema di equazioni le condizioni iniziali dell’atmosfera (temperatura aria, velocità vento, pressione, ecc., il tutto punto per punto) e le caratteristiche del terreno sottostante per ottenere il risultato desiderato. Le cose non stanno esattamente così: la non-linearità delle equazioni fa sì che piccole variazioni nelle condizioni iniziali portino a ottenere risultati completamente diversi dopo un certo intervallo di tempo. E purtroppo le condizioni iniziali dell’atmosfera saranno sempre note con errori intrinseci, per non parlare delle approssimazioni introdotte in fase di calcolo e di risoluzione dell’orografia. Queste sono a grandi linee le basi del noto “effetto farfalla”, descritto da Edward Lorenz, pioniere della teoria del caos: “il battito d’ali di una farfalla in Brasile può dar origine ad un tornado in Texas”. Stupefacente, ma dimostrabile…    

Si possono quindi evidenziare due principali problemi nelle previsioni meteorologiche: la validità delle previsioni a lungo termine e la risoluzione dei fenomeni locali.

Per superare il primo problema il consiglio è quello di seguire l’evoluzione della previsione nei giorni precedenti la gara, non fidandosi di una previsione per il weekend sentita lunedì, ad esempio.

Il secondo consiglio è quello di diffidare delle previsioni che si sentono in tv sui canali nazionali, spesso troppo su larga scala per poter tenere conto dei fenomeni locali.

Assolutamente da evitare quel genere di previsioni comune per comune che potete trovare talvolta su internet o divulgate da alcuni gestori di telefonia: l’apparente precisione è in realtà indicativa di una previsione legata alla semplice uscita numerica del modello meteorologico, senza l’indispensabile rielaborazione da parte del previsore. Inaffidabili anche le previsioni basate semplicemente sulla variazione della pressione atmosferica che si trovano in certi orologi o mini-centraline meteorologiche: funzionano solo in alcune occasioni.

Molto meglio informarsi sulle previsioni regionali o locali, fatte da strutture che operano con professionalità e il cui personale è generalmente consapevole delle problematiche della regione e del suo clima tipico. La maggior parte delle regioni italiane si è dotata negli ultimi anni di un proprio centro meteo regionale (le strutture più all’avanguardia sotto molti punti di vista sono quelle di Emilia Romagna e Piemonte) e seguire le previsioni emesse da questi centri può essere davvero un aiuto per programmare la vostra gara. Poiché ognuna di queste strutture diffonde i propri prodotti con modalità diverse l’unica certezza è quella di trovare il bollettino su Internet e rimando allo specchietto allegato per vedere il sito più indicato da consultare a seconda di dove ci stiamo recando a correre.

In realtà uno dei più grossi avversari del rallysta è l’acquazzone o il temporale improvviso e localizzato, come nell’esempio citato in apertura. Purtroppo non vi è alcuna possibilità di prevedere anche solo con un giorno di anticipo se si svilupperà un temporale su una certa valle piuttosto che su un’altra. E’ però possibile capire se esistono le condizioni perché un temporale si sviluppi e queste spesso vengono segnalate sui bollettini. A questa informazione dovremo unire un’attenta analisi dello stato del cielo nel corso della giornata, prestando molta attenzione allo sviluppo di cumulonembi: si tratta delle nubi associate ai fenomeni temporaleschi e caratterizzate da un grande sviluppo verticale che le rende simili a torri o montagne; la base si presenta scura, frastagliata e piovosa, invece la parte superiore è liscia o appiattita, striata o fibrosa e spesso assume la forma d'incudine.

La mossa vincente per prevedere rovesci e temporali sul nostro percorso sarebbe fare il cosiddetto “nowcasting”, ossia una previsione in tempo reale. Strumento indispensabile per questa attività è il radar meteorologico, in grado di misurare la riflettività delle nubi e quindi l’intensità di precipitazione nella zona sottostante, assicurando la possibilità di seguire in tempo reale la traiettoria dei sistemi temporaleschi. Purtroppo le immagini della rete radar nazionale, che comunque non copre ancora tutta la penisola, non sono visibili al pubblico (mentre i servizi meteorologici di altri paesi le rendono disponibili su internet) e appare poco praticabile la possibilità di comprarsi un radar personale: a meno che non abbiate qualche milione di euro da investire solo per vincere un rally! Ritengo pertanto che la soluzione di telefonare agli amici sulle prove speciali o quella di segnarsi i numeri di bar e ristoranti sul percorso per chiedere informazioni all’ultimo minuto offra un rapporto qualità/costo ancora molto interessante!

 

 (esempio di immagine radar)

 

Immagine radar in tempo reale sull’Italia nordoccidentale (da www.meteoliguria.it )

 

tabellina di aiuto alla previsione meteo per il weekend di gara

 

Dove si corre

Sito internet del servizio meteo regionale

Valle d’Aosta

http://www.regione.vda.it/protezione_civile/meteo/

Piemonte

http://www.regione.piemonte.it/meteo/previs/index.htm

Lombardia

http://www.arpalombardia.it/meteo/

Liguria

http://www.meteoliguria.it/

Veneto

http://www.arpa.veneto.it/

Trentino Alto Adige

http://www.meteotrentino.it/

http://www.provincia.bz.it/meteo/

Friuli Venezia Giulia

http://www.osmer.fvg.it/

Emilia Romagna

http://www.arpa.emr.it/smr

Toscana

http://www2.arsia.toscana.it/

http://www.lamma.rete.toscana.it/

Marche

http://meteo.regione.marche.it/

Abruzzo

http://www.arssa.abruzzo.it/car/

Molise

http://www.ersam.molise.it/meteo/index.html

Sardegna

http://www.sar.sardegna.it/

Umbria

non dispongono di un proprio servizio meteo regionale operativo,

fare riferimento a:

http://www.meteoam.it/

http://www.protezionecivile.it/meteo/index.php

che coprono anche tutte le altre regioni

Lazio

Campania

Puglia

Basilicata

Calabria

Sicilia